TEMPO DI SOVESCIO, COME VALORIZZARLO AL MEGLIO

Il sovescio: tecnica antica ed efficace, integrata con i prodotti della gamma Farina di Basalto®, prodotti minerali di origine naturale per piante sane e rigogliose.

Il SOVESCIO, perciò, è una pratica di concimazione vegetale ad alto valore ecologico. Per cui si tratta di uno dei metodi più naturali ed efficaci per migliorare la fertilità dei suoli, che sempre più agricoltori stanno riscoprendo sia nelle coltivazioni professionali che in quelle hobbistiche.

È un’ottima pratica per apportare sostanza organica e ripristinare la fertilità al terreno, soprattutto quando non vi è a disposizione il letame o quando il compost non è sufficiente per ammendare tutta la superficie da lavorare. Per tale motivo, è molto utile quando si avvia un orto o una coltivazione su un terreno che è stato molto sfruttato dalle lavorazioni precedenti ed è quindi impoverito.

Infatti, il sovescio permette di arricchire il terreno e migliorare le prestazioni produttive delle successive colture, degli alberi da frutto o del vigneto.

In cosa consiste il sovescio?

Il sovescio, quindi, consiste nella semina di un miscuglio di specie diverse. Solitamente composto da leguminose allo scopo di trinciarle nel momento del loro massimo rigoglio ed interrare la biomassa vegetale che decomposta dai microrganismi presenti nel terreno, diventerà di conseguenza nutrimento per le piante coltivate.

Come tecnica di concimazione, il sovescio a base di leguminose, rientra tra le pratiche più rispettose del suolo, in quanto allo stesso tempo apporta azoto organico, immette sostanza organica quando viene interrata a fine ciclo, migliora la struttura del suolo con il lavoro fisico-meccanico delle radici.

Attraverso il sovescio viene trasferito azoto atmosferico al terreno, grazie all’intervento dei batteri simbiotici annidati tra i noduli radicali delle leguminose. Tali batteri lo metabolizzano e lo fissano in una forma che, in seguito, le piante possono utilizzare. Quindi con questa pratica, la percentuale di azoto che rimane disponibile per la successiva semina è compresa tra il 40-60% dell’azoto totale prodotto.

Tutta la biomassa interrata nei primi strati del suolo viene gradualmente decomposta e mineralizzata dai microrganismi del terreno che in questo modo rendono le sostanze nutritive facilmente disponibili alle piante delle successive coltivazioni.

La fissazione di azoto atmosferico prontamente disponibile alle colture che seguono, varia in base alle specie che compongono il miscuglio e alla stagione, con valori che vanno da 60 a 200 kg/ha di azoto.

Dall’inizio della fioritura e fino allo sfalcio, costituisce ad un elevato richiamo di biodiversità di insetti utili, tra cui le api. La tecnica del sovescio, inoltre, porta ad un controllo sia diretto che indiretto delle specie infestanti e in modo particolare contrasta l’erosione del suolo, facilitata da un terreno lasciato nudo e soprattutto quando si trova in pendenza.

Specie botaniche utilizzate nei miscugli per il sovescio

Quali sono le essenze che possiamo impiegare?

Tra le leguminose utilizzate per il sovescio, le più comuni sono ad esempio la veccia, il trifoglio, il favino, il lupino, ma si possono utilizzare anche miscugli di leguminose e graminacee; oppure crucifere, come la colza, che con le sue radici profonde e fittonanti, contribuisce notevolmente alla “lavorazione” del suolo.

Anche quando lo scopo primario della leguminosa è la produzione del prodotto finale, andiamo a migliorare considerevolmente l’apporto di azoto e le condizioni di fertilità del terreno, come nel caso di lenticchia, lupino, fagioli, ceci, piselli.

I miscugli per il sovescio si possono seminare ad inizio autunno, alla fine dell’inverno, o a inizio primavera, ma quelli più comuni, in genere, si seminano ad inizio autunno fino ad ottobre. Poiché così nascono e crescono prima dell’inverno, si fermano con il sopraggiungere del freddo e riprendono la crescita con l’innalzarsi delle temperature in primavera.

Esempio di cover crop su vigneto coltivata presso la tenuta Cavalier Mazzocchi 1919, Narni (Umbria), che ringraziamo per la gentile concessione dell'immagine.

Sovescio con miscela a base di trifoglio incarnato (<em>Trifolium incarnatum</em> L., 1753) in un vigneto. Renania-Palatinato, (fonte Wikipedia fr)

Vigna con leguminose per sovescio

La primavera è il momento migliore per sfalciare e successivamente interrare la coltura da sovescio. Periodo dell’anno ideale anche per distribuire i macro e microelementi preziosi per il suolo, che ai microrganismi presenti nel suolo lavoreranno con molteplici benefici, come ad esempio:

  • umificazione della sostanza organica;
  • struttura ed aerazione del suolo;
  • assorbimento di elementi minerali.

Una tecnica di fertilizzazione naturale, con l’apporto minerale grazie alla gamma dei prodotti Farina di Basalto®.

Sovescio e trattamenti al suolo con la gamma di prodotti Farina di Basalto®

Durante l’autunno vengono effettuate le semine delle specie da sovescio negli interfilari dei vigneti e dei frutteti, o nell’orto. Al momento dello sfalcio, che solitamente avviene in pre-fioritura o inizio fioritura, potrà seguire lo spargimento della Farina di Basalto® XM Multielementi Strutturante per suoli pesanti oppure Farina di Basalto® F Multielementi Strutturante per suoli leggeri, che integra alla dose di azoto organico fissata dalla leguminosa gli elementi minerali contenuti nel basalto, come silicio, ferro, potassio, calcio e magnesio, che di conseguenza aiuteranno le radici della pianta ad ottenere tutti i micro e macro elementi di cui avrà bisogno durante la stagione.

Sostenibilità della gamma di prodotti Farina di Basalto®

Farina di Basalto® è una gamma di prodotti certificata e sostenibile per l’agricoltura biologica, con certificazione mezzi tecnici AIAB. Si tratta di una gamma di prodotti di origine naturale che si distinguono per la loro unicità: gli elementi che compongono i prodotti della gamma Farina di Basalto® sono legati specificatamente al basalto di estrazione italiana del nostro giacimento di Orvieto (TR).

Gli elementi minerali fondamentali per le piante.
Immagine modificata da FONTE: Anka Rojc Polanec et al., 2014, “Fondamenti della nutrizione delle piante e della fertilizzazione”

La gestione sostenibile del suolo ed anche l’aumento delle rese è possibile, unendo tecniche rispettose dell’ambiente e del sistema ecologico su cui una pianta è a dimora.

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