L'olivicoltura dopo la revoca del dimetoato: Farina di Basalto e difesa integrata dalla mosca olearia

L’entrata in vigore della revoca del dimetoato sta ponendo gli olivicoltori nella necessità di analizzare la nuova situazione per comprendere quali strategie adottare per come contrastare la mosca olearia.

Immagini di un ulivo in primo piano e dientro una casa e il mare

La mosca olearia

Per tradizione la principale minaccia per l’olivicoltura nell’area del Mediterraneo, la bactrocera oleae è una mosca, simile a quelle che colpiscono la frutta, con dimensioni di e 4-5 mm e riconoscibile per una sorta di puntino nero presente all’apice delle ali.

I suoi attacchi agli olivi, divenuti negli ultimi anni sistematici in molti areali italiani, possono comportare delle perdite ingenti, sia qualitative che quantitative, per il raccolto delle olive da olio e ancor più per quelle da tavola

La deposizione delle uova nelle olive

La mosca delle olive per riprodursi utilizza proprio le olive, in cui depone l’uovo da cui si sviluppa una piccola larva. Questa dapprima crea delle gallerie, nutrendosi della polpa, poi genera un foro d’uscita che permette anche ad altri patogeni di attaccare l’oliva stessa.

In questo modo, i suoi attacchi compromettono le drupa, provocando danni che vanno dalla distruzione della polpa, di cui si alimentano le larve, fino al rischio di caduta dei frutti infestati (fenomeno detto “cascola tardiva”). Per casi estremi viene messo a repentaglio il raccolto stesso.

In generale si determina un’alterazione della qualità delle olive con conseguenze sulla qualità dell’olio ottenuto.

Il dimetoato e la revoca

Il dimetoato è un principio attivo chimico utilizzato per decenni come insetticida della classe dei fosforganici.

Anche se adatto a contrastare la mosca olearia, come evidenziato in molte delle principali ricerche scientifiche, svolgeva un’elevata azione di penetrazione all’interno dei tessuti vegetali trattati, con l’effetto indesiderato di trasferirsi in parte anche in quelli non trattati.

Questa caratteristica ha determinato che l’impatto della molecola sul complesso delle forme di vita presenti negli oliveti si dimostrasse molto forte e con conseguenze preoccupanti.

Al dimetoato, per questo, non è stata rinnovata l’autorizzazione per l’utilizzo in seguito alle criticità tossicologiche e ambientali emerse dall’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Ciò ne ha comportato la revoca, per mancato rinnovo dell’approvazione, a seguito di quanto previsto dal regolamento (UE) 2019/1090.

In Italia la decisione è stata resa operativa dal Ministero della Salute con le comunicazioni del 24 luglio e del 10 ottobre 2019.

Un approccio integrato contro la mosca olearia

Oliva verde in closeup sotto la pioggia

Nell’ottica della gestione sostenibile, tutti i prodotti chimici autorizzati devono essere considerati come parte di una diversificata gamma di mezzi tecnici impiegabili nell’ambito di approcci alla protezione integrata.

MONITORAGGIO E CONTROLLO PREVENTIVO

Il punto di riferimento nella prevenzione degli attacchi della mosca olearia consiste nell’importanza del monitoraggio della popolazione degli adulti mediante l’impiego di trappole a feromone o cromotropiche.

Questo controllo preventivo dovrebbe effettuarsi utilizzando esche proteiche attivate con formulati specifici autorizzati, eventualmente innescati con feromone, o installando trappole per la cattura massale.

UTILIZZO DI SPECIFICI FUNGHI

Per questo può essere utile anche il ricorso a forme di lotta biologica, ad esempio mediante l’utilizzo di specifici funghi, i quali, oltre a rendere più difficile la deposizione delle uova delle larve, sono in grado causare anche la morte dell’insetto.

INTERVENTI CURATIVI

Sono possibili anche interventi curativi, da effettuare nel caso in cui si verifichi la presenza di larve nelle olive, anche in questo caso utilizzando i prodotti attualmente disponibili.

La Farina di Basalto nella difesa contro la mosca olearia

Un approccio che ha dato ottimi risultati tanto per la difesa preventiva a contrasto della mosca olearia, quanto per la nutrizione nella coltura dell’olivo, è rappresentata dall’utilizzo della Farina di Basalto per trattamento fogliare.

La sua azione naturale come corroborante e come biostimolante, risulta decisiva in prevenzione con un’irrorazione sulla chioma degli ulivi durante la stagione di accrescimento della drupa nelle rispettive fasi vegetative.

Sacco di Farina di Basalto

UNA DIFESA NATURALE DAGLI ORGANISMI NOCIVI PER LA SALUTE DELL’ULIVO

La Farina di Basalto migliora e aumenta la naturale resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi, tra i quali innanzitutto la mosca delle olive, sia in prevenzione irrobustendo i tessuti che come azione di contrasto grazie all’effetto di barriera meccanica.

Agisce inoltre in prevenzione anche contro i patogeni fungini e batterici (occhio di pavone e rogna dell’olivo) e svolge un’azione cicatrizzante sui tagli da potatura ed i danni da gelo.

UN SOSTEGNO ALLA FOTOSINTESI E ALLA FIORITURA

Inoltre assicura un adeguato apporto minerale necessario per il sostegno alla fotosintesi e alla fioritura, essenziale anche per la maturazione del frutto e la migliore inolizione, determinando l’aumento della componente fenolica.

La mosca dell'olivo e l'importanza di una gestione integrata

La difesa dalla mosca delle olive deve sempre essere inquadrata nel contesto complessivo della gestione integrata della protezione dalle altre avversità, considerando il limitato numero di trattamenti annui con le sostanze chimiche autorizzate che sono ancora possibili sull’olivo.

Occorre agire con un atteggiamento attento e professionale, attuando gli opportuni interventi agronomici con attenzione e cautela adottando prodotti sicuri e certificati come la Farina di Basalto e ricorrendo ad un’assistenza tecnica qualificata.