Per l’olivicoltura, siamo nella fase in cui cominciano ad essere ben visibili i frutticini in via di sviluppo. Per questo motivo è bene iniziare a pensare a come difendersi da uno dei patogeni più temuti, la mosca dellìolivo, per il buon esito della stagione. Vediamo insieme i trattamenti per l’olivo.

La Mosca dell’olivo, iniziamo a conoscerla per prevenirla al meglio

Il punto di riferimento nella prevenzione degli attacchi della mosca olearia consiste nell’importanza del monitoraggio della popolazione degli adulti, che può essere fatta in diverse modalità, ad esempio mediante l’impiego di trappole a feromone o cromotropiche.

La Mosca dell’olivo, lo sapevi che?

LA SCELTA DELL’OLIVA

La mosca dell’olivo sceglie dove ovideporre sulla base di alcune caratteristiche ben precise. Dovrà assicurare alla sua prole un giusto ambiente di sviluppo, per cui fattori come odore, colore e morbidezza della drupa incidono sull’ovideposizione.

QUANDO INIZIA L’OVIDEPOSIZIONE

Il frutto attaccato dalla mosca olearia avrà raggiunto approssimativamente la sua dimensione finale e sarà ancora in via di maturazione oppure già matura, con la polpa abbastanza morbida per ovideporre.

QUANDO DOBBIAMO PREOCCUPARCI

Il momento giusto nel quale è necessario iniziare a preoccuparsi coincide normalmente con la fase di indurimento del nocciolo, ovvero tra fine giugno e inizi luglio nel centro Italia. In questo periodo l’oliva è appetibile per la mosca olearia che, infatti se trova le condizioni di attività riproduttiva con temperature tra i 20-28 °C, insieme ad un’umidità relativa superiore all’80%, può essere un pericolo per le nostre olive.

COME DIFENDERCI

I metodi di prevenzione, contrasto ed anche difesa alla mosca sono molteplici. Noi vi proponiamo un approccio completo che coniuga la minore appetibilità dei nostri frutticini nei confronti della mosca, insieme ad un apporto nutrizionale molto importante nella fase estiva e fino alla raccolta. Introduciamo dunque la Farina di Basalto® XF Stimolante Fogliare. Questo prodotto, opportunatamente sospeso in acqua con dosi di riferimento specifiche per ogni fase fenologica, non solo mira ad una difesa meccanica e di contatto, ma anche ad un trattamento che grazie all’acido silicico (naturalmente presente nel basalto), va ad irrobustire i tessuti della pianta e dunque anche la cuticola delle drupe in via di sviluppo. Effetti indiretti del trattamento sono anche una migliore attività fotosintetica della pianta e una migliore maturazione e accumulo di polifenoli nel frutto. Grazie agli altri elementi minerali contenuti nella Farina di Basalto®, come potassio, ferro, calcio e magnesio.

Olivo

Quali sono i trattamenti per l’olivo consigliati con la Farina di Basalto® XF Stimolante Fogliare?

A partire dall’indurimento del nocciolo e fino alla raccolta possono essere effettuati da 2 a 4 trattamenti per l’olivo con la dose di 3 Kg di prodotto ogni 100 L, gestiti al meglio nelle fasi di maggior pericolo. Il numero dei trattamenti e la periodicità dipendono, naturalmente, dall’esito della stagione e quindi delle condizioni ambientali. Ricordate di agire sempre in prevenzione e che la Farina di Basalto® XF Stimolante Fogliare ha un’ottima persistenza sulla pianta, che non viene dilavata in seguito a brevi piogge.

DOVE ACQUISTARE LA FARINA DI BASALTO®

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