Inizia l’anno con gennaio e cosa si può piantare in un mese che, anche nell’antichità, era considerato di passaggio, come dio della fine e dell’inizio, quel Giano da cui il mese stesso prende il nome?
L’agricoltura è ferma, riposa l’orto – soprattutto per chi vive nell’Italia del settentrione – ma già dopo la prima metà del mese, possiamo pensare a preparare il terreno e magari seminare alcune colture che si adattano anche a questo periodo.
Coltivare a gennaio vuol dire anche eliminare i residui delle colture dell’anno precedente e preparare il terreno per le nuove. Vangare in maniera profonda l’orto, arricchire il suolo di tutti quegli elementi utili per la semina.
A gennaio possiamo svolgere quelle buone pratiche che torneranno utili nel corso dell’intero anno.
La Farina di Basalto® nei suoi formulati per il suolo ripristina la fertilità del terreno attraverso l’azione dei numerosi elementi minerali in essa contenuti.
Cospargere la Farina di Basalto® a gennaio permette, nei suoli, un miglioramento dell’attività di scambio cationico e una porosità stabile con conseguenti benefici sull’aumento della capacità vegetativa delle piante a dimora o che vi saranno coltivate.
Pioggia, freddo e, a volte, gelo non sono gli amici migliori delle prime fasi vegetative di una pianta, per questo non sono molte le piante che possono essere seminate o trapiantate a gennaio.
La terra nutre, la terra protegge: è per questo che piante come la carota, l’aglio, la cipolla, lo scalogno, il porro e fragole ben sopportano le temperature rigide e le gelate in superficie e possono essere messi a dimora in luoghi dove il clima non è troppo rigido (se no, meglio aspettare febbraio!).
Piante resistenti al freddo sono anche i piselli e le fave: possono essere seminate o trapiantate.
Al riparo grazie a strutture protettive come i tunnel possono essere messi a dimora diversi tipi di insalata e, in territori temperati, anche basilico, prezzemolo e altre piante aromatiche.
Per chi ha un semenzaio, un piccolo ambiente protetto dove far crescere le piantine in sicurezza, si possono poi iniziare le semine che consentono di coltivare quelle piante che poi verranno trapiantate a primavera.
È possibile seminare la melanzana già dalla prima settimana di gennaio, le piantine nasceranno dopo circa due settimane.
I peperoni possono essere seminati a partire da metà gennaio, anche in questo caso vedremo la piantina già dopo due settimane e mezzo.
A fine gennaio sarà poi possibile seminare i pomodori, così come zucchine, basilico, lattuga, cavoli e rucola.
E’ nella preparazione dei substrati che possono essere utilizzati i formulati NutriTerra fine o medio, appositamente creati per arricchire i substrati di coltivazione, donando loro la struttura necessaria ad una migliore areazione e porosità, una migliore gestione dell’acqua, numerosi elementi minerali contenuti per un rapido e sviluppo robusto.
Anche per la vite, gennaio è un periodo a metà tra la stagione precedente e quella successiva. A seconda delle latitudini, si possono effettuare le potature già a partire da dicembre, normalmente si aspetta almeno metà gennaio. Nella fase successiva alla potatura, l’azione del Farina di Basalto® XF Stimolante fogliare come cicatrizzante e come barriera per scoraggiare l'ingresso dei patogeni. Questo trattamento è molto utile per partire al meglio con la nuova stagione.
Gennaio è un periodo di transizione dell’olivo: è finita la raccolta nella maggior parte dei casi da più di un mese e la pianta è in riposo vegetativo. A partire dalle potature, che sarebbe bene evitare nei momenti più freddi, si può riprendere il protocollo specifico che accompagnerà la pianta tutto l’anno.
La frutticoltura, quasi la totalità, necessità come per le altre colture perenni di essere accompagnata nella crescita e indirizzata nello sviluppo così da rendere quanto più compatta la pianta, in modo da facilitare la raccolta ed equilibrarla nello sviluppo.
Non possiamo affermare con certezza se il mese di gennaio è il più idoneo per iniziare le potature degli alberi da frutto, in quanto dipende, in primis, dal tipo di clima in cui vivono le piante, l’Italia da questo punto di vista ha ambienti molto diversi tra loro. Sicuramente, se la forza lavoro è limitata e le piante da potare sono molte, allora conviene iniziare da quelle meno sensibili al freddo e che possono sopportare meglio i tagli nel periodo di pieno inverno; parliamo delle drupacee come melo e pero, ma possono essere potate anche mandorlo, nocciolo e actinidia. In generale, comunque, se c’è il pericolo di gelate sarebbe sempre bene aspettare fine febbraio per potare.
I vantaggi che si possono cogliere dall’utilizzo della Farina di Basalto® XF Stimolante fogliare in post-potatura, laddove necessario in questo periodo, sono molteplici, come l'effetto cicatrizzante sui tagli, sfavoriscono l’ingresso di patogeni fungini e batterici.