Halloween, le zucche e la festa di Ognissanti: tradizioni che si perdono nella nostra storia.

Samhain è un’antichissima festa celtica le cui radici risalirebbero addirittura al IV secolo a.C. 

È considerato il “Capodanno Celtico” poiché  in questo periodo, la natura apparentemente muore per poi rinascere, grazie anche al lavoro nei campi, a primavera. 

Erano i cicli lunari a segnare lo scorrere dell’anno agricolo, che iniziava con Samhain in novembre alla fine dei raccolti, quando il terreno veniva preparato per l’inverno e rinasceva a maggio di cui l’inizio era segnato da Beltane.

Quando nel I sec. a.C. Cesare invase le Gallie queste tradizioni vennero assimilate dai romani che festeggiavano i morti a maggio con le Lemurie

Fu poi dopo con la caduta dell’Impero, nel 835 Papa Gregorio IV spostò la celebrazione di tutti i martiri dal 13 maggio al primo novembre, oggi data della festa di Ognissanti

La notte precedente al 1 novembre divenne quindi la vigilia di tutti i santi, da qui il significato della parola Halloween, (vigilia di Ognissanti e quindi notte santa) che deriva proprio da “hallow”, parola inglese arcaica per “santo” e da “even“, contrazione di “evening”: sera. 

Il 2 novembre la Chiesa celebra poi la Commemorazione dei Defunti.

Ma cosa c'entrano le zucche con Halloween?

Tradizione vuole che i Celti credessero che, durante questa notte, gli spiriti dei propri cari tornassero dall’aldilà per un saluto a coloro che avevano amato in vita. 

Per questo motivo, lasciavano accese delle candele all’interno di zucche o rape – per evitare che il vento spegnesse la fiamma – così da aiutare le anime a ritrovare la propria casa.

Come si coltivano le zucche

Le zucche vengono coltivate sia a scopo alimentare – sono verdure ipocaloriche, che a scopo ornamentale.

Sono uno degli ortaggi che fanno più bene alla nostra salute, con proprietà ipocolesterolemizzanti, antidiabetiche, antiossidanti, miorilassanti, diuretiche, lassative e antiparassitarie.

Inoltre, sono semplici e poco costose da coltivare. 

Si tratta di un ortaggio invernale che, nella varietà che conosciamo – la famiglia della cucurbitacee – è stata importata dalle americhe. In Messico sono stati rinvenuti semi antichi di oltre 7.000 anni. 

In Europa è giunto nel XVI secolo, dove già era coltivato se ne fanno menzione sia il medico e botanico greco Discoride, che il naturalista romano Plinio il Vecchio come “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”

1. Quando piantare le zucche

Visto che è una pianta che soffre le gelate, è bene che sia piantata in tarda primavera o a inizio estate. Per avere una zucca pronta per Halloween (e non doverla conservare troppo a lungo) è bene piantarla a luglio.

2. Dove e come piantare le zucche

La zucca ha bisogno di spazio, visto che produce dei viticci particolarmente ingombranti. Ha bisogno di stare al sole, e piantata su un terreno con del buon drenaggio.

I semi vanno piantati tra i 2,5 e i 5 cm di profondità e i germogli si vedranno già dopo una settimana.

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3. La zucca nella fase di accrescimento

La zucca ha bisogno di acqua, è bene annaffiarla la mattina quanto il terreno è più asciutto evitando di bagnare le foglie. L’umidità sulle foglie potrebbe portare all’attacco del mal bianco oidio.

La pacciamatura della zucca

Un’ottima idea, per evitare di stare a rimuovere le erbe infestanti, può essere quella della pacciamatura della zucca, ossia coprire il terreno intorno alle piantine, in modo tale che eventuali erbe spontanee non abbiano luce e spazio per crescere.

La cimatura della zucca

Un’altra attività importante è quella della potatura della zucca: si può intervenire in due modi diversi. Il primo è se si vuole frutti più grandi: è bene lasciare crescere solo quelli scelti, uno o due per pianta. Se si vuole più produzione, allora vale la pena potare dopo la seconda foglia (o dopo la quarta in base alla crescita vegetativa) in modo che si creino germogli “ascellari”.

Le malattie e i parassiti della zucca

Come accennato, la zucca può essere attaccata da malattie o parassiti quali: oidio, peronospora, virosi e afidi.

Il Mal bianco, fungo oidio

L’oidio è malattia fungina che attacca diversi ortaggi e, in particolare, le cucurbitacee. Si riconosce facilmente perché le foglie si riempiono di perforazioni circolari, o di macchie bianche, che le portano a seccare. Si diffonde col vento che porta le spore che si posano sulle foglie in particolari situazioni di umidità.

La Peronospora

La peronospora delle cucurbitacee è una malattia fungina prodotta da Pseudoperonospora cubensis e si evidenzia sulla vegetazione esclusivamente quando si verificano piogge temporalesche che mantengono a lungo bagnata la vegetazione. Le foglie infette da prima si presentano con macchie di colore giallo chiaro, poi sempre più scuro determinando il disseccamento delle foglie stesse.

Il Marciume del colletto

Il marciume del colletto è un’altra malattia crittogamica causata dal fungo Phytophthota cactorum che attacca la zucca con temperature che vanno dai 18 ai 25 gradi in situazioni di particolare umidità. La marcescenza interessa principalmente la parte bassa della pianta e oltre al colletto anche parte dell’apparato radicale

Gli afidi della zucca

Gli afidi della zucca sono della specie Aphis gossypii e si tratta di parassiti che attaccano soprattutto le cucurbitacee. Proliferano in primavera e in estate e danneggiano la pianta sia direttamente, sottraendo la linfa dai tessuti fogliari, sia in modo indiretto trasmettendo virus alle piante.

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4. La raccolta delle zucche

La zucca viene raccolta quando è completamente matura. Solo con la perfetta maturazione diventa dolce e saporita e, soprattutto, si conserva più a lungo. 

La zucca è matura quando la buccia è talmente dura che non si riesce a scalfire con l’unghia.

È proprio quello il momento in cui può essere raccolta, portata a casa e può diventare, una volta che è stata intagliata, quella che in questi giorni viene chiamata Zucca di Halloween, o Jack-o’-lantern.