L'uso benefico della Farina di Basalto® combinata con un consorzio microbico per migliorare la qualità del suolo in cave dismesse di basalto e di carbonato
Sintesi
Il recupero dei suoli degradati per ripristinare la loro capacità di svolgere importanti funzioni ecologiche, come la promozione del ciclo dei nutrienti, è un tema di grande attualità. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare i cambiamenti della qualità del suolo all’interno di due diverse cave dismesse dell’Italia centrale (denominate Cornale e Poggio Tabor) attraverso l’aggiunta di Farina di Basalto® combinata con un consorzio microbico (BBF) (2,7 kg di Farina di Basalto® e 54 mL di inoculo del consorzio microbico ad ogni data di fornitura). I campioni di suolo sono stati raccolti in 9 parcelle in cui sono stati effettuati tre trattamenti: 1) controllo (C) nessun trattamento; 2) Farina di Basalto bioattiva (BBF) e 3) Farina di Basalto bioattiva e cover crop (BBF + CC), replicati casualmente tre volte per cava. Gli indicatori chimici hanno mostrato pochi cambiamenti a causa dei diversi ammendanti, al contrario, quelli biochimici hanno mostrato che l’aggiunta di BBF ha incrementato le attività enzimatiche coinvolte nei cicli di C, N, P e S e ha promosso la crescita microbica e l’attività di mineralizzazione del C in entrambi i siti studiati. Presso il sito di Cornale, in estate, l’attecchimento della cover crop, attraverso la rizodeposizione, ha fornito i substrati carboniosi necessari per alimentare i microrganismi aggiunti mostrando un aumento del quoziente microbico di circa il 5% rispetto al suolo di controllo. Al contrario, nel sito di Poggio Tabor, la peculiare geomorfologia ha impedito la crescita della cover crop; pertanto, le risposte positive delle attività enzimatiche sono state evidenti solo nelle parcelle trattate con BBF.
Da un punto di vista gestionale, l’uso di Farina di Basalto bioattiva composta da Farina di Basalto® e consorzio microbico potrebbe essere una buona strategia per ripristinare la qualità del suolo in base alla funzione di ciclo dei nutrienti in un’area degradata. Tuttavia, in condizioni di elevata limitazione della sostanza organica, è fortemente consigliato un apporto esterno di carbonio organico per sostenere il consorzio microbico esogeno.
Conclusioni
L’applicazione congiunta di BBF e piante selvatiche o colture di copertura potrebbe essere il passo iniziale verso la creazione di un sistema naturale per il ripristino dei suoli degradati. Come ipotizzato, i bioindicatori della qualità del suolo si sono dimostrati più efficaci degli indicatori chimici nel rispondere prontamente ai trattamenti. Queste fluttuazioni sono state influenzate dalle variazioni stagionali, dalle condizioni pedoclimatiche e dal diverso sviluppo delle colture di copertura in entrambi i siti sperimentali. Di conseguenza, l’uso di predittori precoci per i cambiamenti nei processi biogeochimici del suolo ha dimostrato che la BBF ha migliorato la qualità del suolo nel breve termine, potenziando il ciclo dei nutrienti e promuovendo la crescita e l’attività microbica. L’efficacia di questa strategia di bonifica dipende in larga misura dalle condizioni specifiche del sito, tra cui il substrato litologico, il clima, il pH e il contenuto di materia organica originaria dell’area. Un limite primario di questo studio è stato l’area ristretta in cui sono stati testati la Farina di Basalto® e l’inoculo microbico. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’implementazione della BBF su scala più ampia per scopi di restauro. Inoltre, per migliorare la qualità del suolo e il ciclo dei nutrienti in terreni gravemente degradati come le cave abbandonate, è indispensabile fornire una fonte esterna di carbonio organico e utilizzare un consorzio microbico per facilitare il ripristino dei processi vitali dell’ecosistema. In conclusione, l’uso della Farina di Basalto® combinata con un inoculo microbico si rivela una strategia promettente per rivitalizzare i suoli degradati; questa pratica è ulteriormente vantaggiosa in termini di recupero dei rifiuti, poiché la farina deriva dalla micronizzazione degli scarti di lavorazione del basalto. Una futura attività di ricerca potrebbe andare nella direzione di testare la BBF su diversi tipi di suolo, condizioni climatiche e, soprattutto, in suoli agricoli per valutare il ripristino della fertilità a fini produttivi.
Parole chiave
Polvere di roccia silicatica; attività enzimatiche; biomassa microbica; suolo degradato; bioindicatori.
Data pubblicazione
Data di presentazione: 16-06-2023
Data di accettazione: 07-01-2024
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